Maria Elisa Campanini
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Fiori californiani

Cosa sono

Dopo la scoperta e la diffusione dei fiori di Bach, la floriterapia ha iniziato a svilupparsi dapprima in Inghilterra, poi in vari paesi europei e negli Stati Uniti. In California, a partire dagli anni settanta, una coppia di psicologi e ricercatori, Richard Katz e Patricia Kaminski, hanno proseguito e ampliato il lavoro di Edward Bach, scoprendo un ampio repertorio di nuove essenze floreali, i cosiddetti “fiori californiani”. Questi rimedi, su cui è in corso da molti anni un programma internazionale di ricerca e di studio clinico, si rivelano particolarmente indicati per il trattamento di tematiche spirituali ma anche di molti disagi tipici della nostra epoca, tra cui problemi della sfera sessuale, rapporti disfunzionali con la madre o la famiglia, dipendenze da cibo, alcool o sostanze stupefacenti.

Come si preparano e come si assumono

I rimedi floreali californiani si preparano nello stesso, semplice modo dei fiori di Bach, ponendo le corolle di fiori selvatici in una ciotola di vetro piena d’acqua di sorgente e lasciandoli in infusione al sole per qualche ora. Questo liquido, ricchissimo di forza vitale, viene poi filtrato, diluito in brandy e utilizzato per la preparazione delle cosiddette stock bottles (o concentrati).

La scelta delle essenze, come avviene per i fiori di Bach, é sempre personalizzata e in relazione allo stato d’animo e alle emozioni che si vogliono riequilibrare. Una volta scelto il rimedio o i rimedi indicati per il problema personale, si versano due gocce di ciscuno in una boccettina con contagocce da 30 ml., riempita con acqua minerale naturale e due cucchiaini di brandy come conservante.
Il dosaggio è di 4 gocce 4 volte al giorno, per un periodi di alcune settimane o comunque fino al miglioramento o alla scomparsa dei sintomi.

I rimedi floreali californiani

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