Maria Elisa Campanini
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Quella sottile malinconia di fine agosto

L’indefinibile senso di malinconia alla fine delle vacanze

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Me lo stanno raccontando in tanti, e non è solo la tipica “tristezza da rientro” di chi ha terminato le vacanze. E’ una sensazione più sfumata, sottile, di lieve inquietudine, che coglie tante persone alla conclusione di questa estate caldissima, che sembrava infinita e ci aveva abituati alla forza “violenta” del sole e della luce. Ora che le giornate si stanno accorciando e che la natura sembra avviarsi a un deciso cambiamento, molti avvertono una senso di smarrimento, un’angoscia e una malinconia impercettibili che li fa sentire “strani”, sfasati e fuori posto.

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Non si tratta del comune SAD (Seasonal Affective Desorder), disturbo da cambio di stagione che in autunno avanzato è molto frequente tra i metereopatici. Mi sembra invece l’espressione di un leggero e transitorio disagio da disadattamento in persone ipersensibili e particolarmente vulnerabili ai cambiamenti, la difficoltà di riconnettersi con ritmi meno lenti di quelli estivi, di tornare nella mischia e rinunciare a tempi e spazi interiori per il dovere di rispondere alle pressioni esterne. Una paziente l’ha descritta come “nostalgia di qualcosa che c’è ancora”; un altro come un “piccolo lutto senza reale perdita”; un altro ancora come “un momento di sospensione”: e non si riferivano alle ferie o a una vacanza (capita anche a chi ha passato l’estate in città), ma a un’atmosfera interiore, una vaga percezione di solitudine più emotiva che reale.

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La soluzione migliore per sciogliere questo “nodo” di malinconia, di per sé non patologico e generalmente di breve durata, ci è offerta dai rimedi floreali, che aiutano a diventare consapevoli delle emozioni disarmoniche e a trovare in se stessi la forza reattiva per affrontarle e ristabilire un nuovo equilibrio.

Nella mia esperienza, ho trovato utilissime alcune essenze, in sinergica combinazione.

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                                      Mustard

Tra i fiori di Bach è Mustard il rimedio principale per alleviare la cappa di malinconia, la tristezza all’apparenza immotivata e il “blue” leggermente depressivo riferito da svariate persone in questi giorni. Ottenuta dai fiori della senape selvatica, Mustard è un’essenza dalla vibrazione “solare”, gioiosa, capace di trasmettere positività e risollevare l’umore. Ottima la sua associazione con Honeysuckle quando sono presenti sentimenti di nostalgia e incapacità di vivere pienamente il presente, e con Walnut, indispensabile per favorire l’adattamento ai cambiamenti (situazionali, ambientali, stagionali, fisici e psicologici). Questo rimedio, in particolare, aiuta a sentirsi meno fragili e vulnerabili di fronte a influenze ed eventi esterni, verso cui riduce l’ipersensibilità. Aspen può essere invece di supporto se lo stato di inquietudine è accompagnato da ansia e apprensione del tutto vaghe e inspiegabili.

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Il fiore californiano Saint John’s Wort (Erba di San Giovanni o Iperico) è da tenere presente ogni volta che si avvertono sentimenti di angoscia, malinconia e demoralizzazione legati alle variazioni climatiche e all’esposizione, in particolare, a eccessi o carenze di luce e calore.

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                             Sydney Rose

Il repertorio dei fiori australiani comprende alcune essenze efficacissime per trattare uno stato emotivo apparentemente così “misterioso” e delicato. Sydney Rose è un meraviglioso rimedio (purtroppo ancora non abbastanza conosciuto) che trasmette una sensazione di pace, armonia e sicurezza, capace di scacciare il senso di solitudine, la malinconia, la difficoltà a sintonizzarsi con gli altri e col “qui e ora”. Il suo abbinamento con Sunshine Wattle permette di superare la tristezza e l’invischiamento con il passato, ristabilendo fiducia, ottimismo e apprezzamento del momento presente. A questi rimedi possono essere associati Bottlebrush, per l’incapacità di accettare e accogliere il momento di cambiamento, e Bush Iris se il problema è causato da accentuata sensibilità ai mutamenti climatici.

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