Maria Elisa Campanini
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Boab e i condizionamenti familiari

Boab, il rimedio floreale australiano utilissimo per sciogliere le catene dei condizionamenti familiari

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Tra i più antichi alberi del nostro pianeta, l’Adansonia gibbosa è un particolare tipo di baobab australiano dal tronco grosso e rigonfio, il cui soprannome di “albero bottiglia” è dovuto alla riserva d’acqua accumulata al suo interno. Per questo motivo, e anche per la ricchezza dei suoi frutti e delle foglie commestibili, gli aborigeni utilizzavano questa pianta come preziosa fonte di acqua e di cibo. Con i suoi grandi fiori bianchi, dai petali carnosi e profumati, si prepara l’essenza floreale di Boab.

Nella mia esperienza professionale, considero Boab come uno dei rimedi più “universali”, essenziali, potenti e trasformativi del sistema floreale australiano: enormi sono i suoi effetti sulla psiche, sulla coscienza, sul nostro modo di relazionarci con il passato familiare e transgenerazionale e di porre le basi per la nostra autorealizzazione, sulla capacità di maturare e di crescere come individui liberi, autonomi e sicuri di sé.

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                                    Boab

Questa essenza aiuta a liberarsi dai condizionamenti, dagli schemi comportamentali e di pensiero, da influenze, barriere mentali, convinzioni, principi e modelli di riferimento (spesso negativi o limitanti) assorbiti fin dall’infanzia dalla propria famiglia di origine e talmente radicati nell’animo da diventare una gabbia inconscia, una sorta di “dover essere” qualcosa che non ci corrisponde interiormente, e che impedisce di liberare ed esprimere le proprie autentiche potenzialità. Parlando di condizionamenti familiari non mi riferisco, naturalmente, agli indispensabili e fondamentali valori umani ed etici universali, a cui ogni essere umano deve essere educato fin dalla prima infanzia perché acquisisca il senso del rispetto di se stesso e degli altri, della rettitudine e della giustizia.

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                                     Baobab

Ogni famiglia ha le sue abitudini, le sue tradizioni, la sua “cultura”, i suoi principi morali, il suo particolare concetto di ciò che è giusto o ingiusto, le sue regole esplicite o implicite, le sue norme di comportamento, i suoi tabù e i suoi pregiudizi (religiosi, razziali, sociali, politici) che si trasmettono da una generazione all’altra fin dalla nascita di ogni bambino. E’ come una sorta di imprinting fatto di parole e di esempi che ognuno, crescendo, assimila e fa propri, adeguandosi alle aspettative dell’ambiente che lo circonda e che, in qualche modo, lo “programma”.

Per molte persone invischiate in dinamiche familiari negative o disfunzionali può essere molto difficile sviluppare la propria autonomia mentale e psicologica, liberare i talenti e le attitudini innate, magari diverse e lontane dai modelli di riferimento familiari assimilati nel corso della vita. Pensiamo, per esempio, a quante persone si lasciano indirizzare dalla famiglia verso studi o professioni poco adeguate ai loro reali talenti, interessi o capacità, soffocando le predisposizioni naturali; o a quanti rinunciano a sogni, amori, amicizie, viaggi, esperienze o scelte lavorative, culturali, sociali, affettive o spirituali non in linea con le regole e le aspettative genitoriali.

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                                      Boab

E’ molto difficile diventare consapevoli di simili, invisibili catene, sottrarsi a influenze così radicate e sviluppare modelli autonomi di comportamento. Chi ci prova, a volte viene schiacciato dai sensi di colpa e dall’impressione di commettere qualcosa di sbagliato o addirittura di “tradire” le norme familiari, a cui si è legati da una sorta di “lealtà invisibile”, del tutto inconsapevole ma profondamente interiorizzata. E’ stato lo psicoterapeuta transgenerazionale Ivan Boszormenyi-Nagy a utilizzare il concetto di lealtà invisibile per descrivere la dinamica di inconscia fedeltà al sistema di appartenenza, che impedisce un’autonoma crescita esistenziale.

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L’assunzione di Boab attiva una profonda metamorfosi personale e permette di liberare una grande energia trasformativa; aiuta a sviluppare una maggiore consapevolezza e indipendenza dagli schemi ripetitivi di comportamento assorbiti fin da piccoli, a “pensare con la propria testa” e a liberarsi dall’influenza di pregiudizi, condizionamenti e opinioni altrui, favorendo il processo di realizzazione della propria individualità. Il rimedio favorisce la definizione della propria identità rispetto all’ambiente e alla famiglia di origine e sostiene il cammino di “differenziazione” dalle antiche abitudini acquisite e stratificate nel tempo; rafforza la personalità e il senso di un sé “separato” e autonomo; aiuta a diventare più indipendenti dai giudizi e dalle aspettative altrui e a seguire con fiducia la propria direzione di vita.

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                              Boab

Per la sua capacità di sciogliere i legami energetici che ci vincolano a un passato familiare e transgenerazionale, Boab viene impiegato come rimedio protettivo in presenza di malattie ereditarie o genetiche, stati ansiosi o depressivi con diagnosi di “familiarità”, predisposizione a disturbi fisici già presenti nei consanguinei. E’ inoltre consigliabile usarlo (anche preventivamente) se in famiglia esistono precedenti di alcolismo, tabagismo, tossicodipendenze, disturbi del comportamento alimentare o episodi di violenze e abusi; quando ci sono storie e destini “pesanti” che si ripetono da una generazione all’altra, come sequenze di matrimoni infelici, separazioni o divorzi, aborti, morte di bambini piccoli, suicidi, fallimenti o perdite di denaro.

Al momento della nascita di un bambino, Boab si rivela un dono prezioso per sciogliere e allontanare da lui le negatività e gli irretimenti provenienti dalla catena generazionale, tanto che sta diventando usanza sempre più diffusa somministrare l’essenza ai neonati, o applicarla sotto forma di bagni e massaggi. In Australia questa tradizione è antichissima, visto che già da millenni gli aborigeni erano soliti scavare per le partorienti delle buche nel terreno rivestite di petali di Adansonia e riempite d’acqua, dove il bambino nasceva “accolto” dalle vibrazioni protettive di questo fiore straordinario. Anche gli ambienti dove si vive o si lavora possono essere resi più armoniosi spruzzando nell’aria l’essenza di Boab, che contribuisce a liberarli dalle energie “stagnanti” e oppressive e ad alleggerire tensioni e conflittualità.

Come tutti i fiori australiani, il rimedio va assunto nel dosaggio di 7 gocce mattina e sera, per almeno tre settimane. Ma per “lavorare” sui problemi e sulle dinamiche disfunzionali legate alla storia familiare e “stratificate” su più generazioni, ne consiglio l’assunzione per un arco di tempo molto più lungo, come accompagnamento di un percorso terapeutico di consapevolezza, crescita e trasformazione esistenziale.

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