Psicologia, psicosomatica, floriterapia

Dermatite seborroica, lo stress che si “dipinge” sulla pelle

 

 

DERMATITE SEBORROICA, LO STRESS CHE SI “DIPINGE” SULLA PELLE

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Arrossamento, prurito, bruciore, desquamazione. Sono i sintomi, vistosi e sgradevoli, della dermatite seborroica, uno dei più diffusi e comuni disturbi della pelle, la cui comparsa è quasi sempre legata a situazioni di stress e disagio emotivo.

La pelle è il nostro principale organo di contatto e comunicazione, “luogo” elettivo di confine tra il mondo esterno e il mondo interiore, fatto di sentimenti ed emozioni. È su questa simbolica e impalpabile linea di confine che si rendono facilmente visibili le frustrazioni, i disagi, le preoccupazioni, i problemi irrisolti, i conflitti, spesso non affrontati, rimossi, tenuti dentro ma non per questo meno dolorosi ed esplosivi.

In una visione psicosomatica, la dermatite seborroica è infatti il segnale di una situazione emotiva non più controllabile e gestibile razionalmente, che appare in tutta la sua evidenza sulla zona T del viso (lati del naso, mento, sopracciglia) e sul cuoio capelluto. La zona interessata, quella del capo, è simbolicamente associata alla razionalità, al “controllo”, ma anche ai pensieri e alle preoccupazioni, che nei momenti di stress – quando ci si sente sovraccarichi, sotto pressione e schiacciati da troppe richieste esterne, doveri e responsabilità, – esplodono in modo deflagrante, come un “urlo” di ribellione espresso dalla pelle. Non è un caso che questo disturbo abbia un andamento altalenante, con periodi anche lunghi di benessere, e improvvise riacutizzazioni in coincidenza con situazioni di grande tensione.

Dal momento che l’aspetto emotivo è così palese nell’eziologia della dermatite seborroica, è comprensibile l’importanza che la floriterapia può avere sia a livello preventivo, nelle fasi di remissione, sia durante le ricadute di un disturbo così influenzato da sentimenti e stati d’animo.

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Con i rimedi floreali possiamo lavorare su due fronti: aiutare la pelle a eliminare l’infiammazione con fiori di “pulizia” e purificazione, e diminuire i livelli di stress ed emotività con essenze dall’azione rilassante.

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Tra i fiori australiani, Alpine Mint Bush è uno dei rimedi antistress più efficaci, capace di reintegrare l’energia fisica e mentale e di restituire vivacità e gioia di vivere quando ci si sente stanchi, svuotati, schiacciati da troppi doveri e responsabilità e con un carico di frustrazione spesso somatizzato sulla pelle. In caso di ansia e tensione nervosa è ottima la sinergia con Crowea, per favorire il rilassamento e la distensione psicofisica, mentre Macrocarpa si dimostra un validissimo aiuto in presenza di stanchezza profonda. Boronia va utilizzato quando pensieri e preoccupazioni non  permettono alla mente di trovare pace.

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L’arrossamento, il bruciore, le chiazze e le squame pruriginose possono essere alleviati da Spinifex e Mulla Mulla, due rimedi dall’azione sfiammante e lenitiva, a cui è utile aggiungere Green Essence per potenziare le difese dell’organismo e renderlo meno vulnerabile all’attacco dei funghi implicati nella patogenesi della dermatite seborroica.

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Tra i fiori di Bach, Elm è un valido rimedio in caso di stress da sovraccarico, quando ci si sente schiacciati dalla sensazione di “non farcela più”, magari in associazione a Hornbeam per la demotivazione mentale e il calo di forza ed energia, e a White Chestnut per i pensieri preoccupanti e ossessivi.

Crab Apple svolge un’ottima azione purificante sul corpo e sulla mente, aiuta a eliminare le tossine e tutto quello che “sporca” la pelle a livello psicosomatico, senza dimenticare l’azione antinfiammatoria di Vervain nelle situazioni di iper-reattività.

 

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Se poi la manifestazione o le ricadute della dermatite seborroica sono conseguenza di stati conflittuali, rabbia, risentimento e forti tensioni emotive, possono essere di giovamento le essenze australiane Mountain Devil o Dagger Hakea, oppure Holly o Willow (fiori di Bach), sempre da scegliere in base alle specifiche modalità di espressione emozionale.

 

Maria Elisa Campanini
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