Maria Elisa Campanini
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Easter Lily, il “giglio di Pasqua” della floriterapia canadese

 

Fiorisce tra marzo e aprile, in corrispondenza del periodo pasquale; per questo motivo, sulle coste canadesi dell’oceano Pacifico (luogo di origine di questo delizioso fiore selvatico, dal nome botanico di Erythronium oreganon) è noto a tutti come “giglio della Pasqua”. Da non confondere con l’Easter Lily californiano, simile nel nome ma dalle diverse proprietà curative, questo giglio gigante canadese ci dona un’essenza floreale utile alle persone insicure, che reprimono i loro sentimenti autentici e cercano di trasmettere all’esterno un’immagine di sé falsa e ben lontana dalla propria autentica natura interiore.

Erythronium%20oregonumQuesti soggetti si rivestono di false “maschere” sociali per essere accettati dagli altri (e in questo aspetto il rimedio mostra qualche affinità con l’Agrimony dei fiori di Bach); possono presentare se stessi in modo poco “onesto”, raccontare bugie e costruirsi un personaggio di facciata che non corrisponde alla loro vera identità. Easter Lily aiuta a integrare i vari aspetti della personalità in modo armonico, incoraggia la libera espressione di sé, l’onestà con se stessi e con gli altri, eliminando il bisogno di “apparire” diversi da come si è.

Secondo Sabina Petitt, creatrice delle Pacific Essences, il rimedio agisce al livello del chakra della corona, libera l’energia bloccata e attiva una sorta di pulizia spirituale, processo descritto come “la scoperta della perla nell’ostrica”. Connesso all’elemento acqua e al meridiano del rene, Easter Lily viene utilizzato per riequilibrare i disturbi psicosomatici dell’apparato riproduttivo femminile, ed è consigliato alle donne che soffrono di sindrome premestruale e squilibri ginecologici.

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