Maria Elisa Campanini
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Shopping compulsivo

Negli Stati Uniti li chiamano “compulsive spenders”, spendaccioni compulsivi. Le persone affette da questa sindrome ansiosa avvertono un impulso irrefrenabile all’acquisto di oggetti (di cui in genere non hanno alcun reale bisogno) e si sentono soddisfatti soltanto quando possono comprare ciò che  al momento desiderano. E anche se a livello razionale si rendono conto dell’inutilità di un tale spreco, non riescono a resistere alla voglia e al piacere, per loro incontrollabile, di spendere.

In generale appare piuttosto frequente la tendenza a esagerare con lo shopping per “compensare” momenti di tristezza, ansia, insicurezza o solitudine che si possono attraversare in certi periodi della vita. Acquistare un capo d’abbigliamento, un gioiello, un cosmetico diventa una sorta di temporanea “ricompensa” e gratificazione, quasi si delegasse a un oggetto esterno il compito di risarcire quello che manca nel mondo relazionale e affettivo – pur sapendo che si tratta di un “sollievo” breve e solo temporaneo – oppure la funzione di “ricucire” il proprio rapporto con il mondo esterno, eventualmente compromesso da circostanze dolorose.

Se la situazione  assume proporzioni esagerate e interferisce pervasivamente con la vita (e le finanze) della persona, è consigliabile ricorrere a un percorso di sostegno psicologico oppure, in caso di dipendenza patologica, a una psicoterapia. Sarà allora possibile fare luce sui significati inconsci del “sintomo” e del profondo disagio sottostante, e aiutare la persona a diventare consapevole di cosa é mancato, in realtà, nella sua vita e a comprendere quali pensieri, emozioni e bisogni irrisolti siano alla base del bisogno compulsivo di comprare.

Se il problema è leggero ed episodico può essere utile un approccio naturale come la floriterapia, che offre validi rimedi per il riequilibrio emozionale di stati ansiosi, depressivi e di insicurezza. Fiori di Bach come Crab Apple, Larch e Cerato, per esempio, sono indicati per rafforzare l’autostima e la fiducia in se stessi, mentre Cherry Plum e Chicory aiutano rispettivamente a non perdere il controllo, a contenere ansia ed emotività e a ridimensionare il bisogno consolatorio di acquistare e accumulare oggetti. Tra i fiori australiani, Monga Waratah é utile per diminuire la dipendenza dagli acquisti,  mentre Waratah agisce positivamente sugli stati depressivi associati alla shopping addiction.

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