Maria Elisa Campanini
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Insonnia, curarla con la floriterapia

Quali possibilità ci offre la floriterapia per il trattamento dell’insonnia

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Il sonno è un bisogno fondamentale dell’essere umano, ma la maggior parte di noi non dorme a sufficienza. Sono moltissime le persone che soffrono di disturbi, transitori o cronici, della qualità e della durata del sonno. Secondo recenti sondaggi, in Italia il 30-40% della popolazione adulta (le donne in proporzione doppia rispetto agli uomini) soffrirebbe di insonnia, in specifico di disturbi come difficoltà di addormentamento, risvegli notturni frequenti, sonno leggero, disturbato o intermittente, risvegli mattutini precoci.

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Dormire poco e male può comportare conseguenze anche gravi sull’organismo: maggiore vulnerabilità allo stress, aumento di ansia, nervosismo e irritabilità, stanchezza, sonnolenza diurna, problemi di memoria, difficoltà di concentrazione nello studio e nel lavoro, sbalzi di umore e della pressione arteriosa, e a lungo termine un indebolimento del sistema immunitario. Invece di affrontare il problema dell’insonnia alle sue origini cercandone (e possibilmente risolvendone) le cause scatenanti, la maggior parte delle persone tenta di cancellarne i sintomi ricorrendo a sonniferi e ansiolitici, che possono solo “tamponare” momentaneamente la situazione, con il rischio di assuefarsi ai farmaci e diventarne dipendenti.

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L’insonnia non è una malattia in sé ma un sintomo, un mezzo utilizzato dal nostro organismo per segnalare che qualcosa è venuto a turbare il suo equilibrio. Escludendo specifiche patologie fisiche (come, per esempio, problemi ormonali, gastrici o cardio-circolatori), la causa va spesso ricercata in problematiche emozionali, vissuti di ansia e angoscia, stati depressivi, situazioni di stress, preoccupazioni, problemi familiari, lavorativi o economici, traumi o eventi dolorosi, momenti di cambiamento della vita. E’ dunque sul disagio psico-emotivo che bisogna intervenire per ottenere la risoluzione del sintomo. Che spesso, se il disturbo non è troppo cronicizzato, può essere affrontato con l’aiuto della floriterapia. I rimedi floreali sono infatti in grado di agire a livello sottile e riarmonizzare gli squilibri emozionali che stanno alla base dell’insonnia.

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                    White Chestnut

In caso di insonnia da ansia e preoccupazioni, il primo intervento è indirizzato a rilassare la mente e indurla a “staccare” dai pensieri angosciosi che rendono difficile la distensione psicofisica. In presenza di pensieri ossessivi e ripetitivi, che costringono la mente a un continuo dialogo interno e impediscono di abbandonarsi al sonno, è utile ricorrere a White Chestnut, un fiore di Bach che permette di spegnere l’incessante e spossante “rimuginare”. Questo rimedio è di grande aiuto quando l’addormentamento è reso difficile da problemi e preoccupazioni che provocano tortura mentale. L’essenza può essere combinata con Rock Rose se l’impossibilità di addormentarsi cela in realtà il terrore inconscio della morte: questa combinazione si dimostra ottima per trattare molti casi di insonnia nelle persone anziane.

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                           Cherry Plum

Chi non riesce ad allentare l’angoscia e la tensione nervosa, mantiene un esagerato controllo su se stesso e fa fatica a “lasciarsi andare” al sonno, può avere grandi benefici da Cherry Plum, uno tra i fiori di Bach più rilassanti e distensivi, in grado di indurre una profonda sensazione di calma al corpo e alla mente. Per gli stati ansiosi apparentemente senza motivo, accompagnati da inquietudine, agitazione, senso di apprensione, sonno leggero con risvegli frequenti, si rivela utile Aspen, che svolge un’azione rilassante e favorisce sonni tranquilli anche in presenza di incubi, sonnambulismo, paura del buio e della notte.

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                       Boronia

Tra i fiori australiani, Boronia costituisce il trattamento ideale per calmare l’iperattività mentale e i tormenti notturni tipici di chi si rigira nel letto con la testa agitata da pensieri inarrestabili, mentre Crowea è di giovamento per sciogliere l’ansia e l’inquietudine che provocano tensioni muscolari e incapacità di rilassarsi. Se poi il sonno è disturbato da sogni inquietanti o incubi angosciosi e terrorizzanti (anche nei bambini), è consigliabile un rimedio dall’effetto calmante e riarmonizzante come Green Spider Orchid. Questi tre fiori, assunti insieme in combinazione, svolgono un’ottima azione distensiva e i risultati in genere permangono nel tempo.

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Numerosi sono i rimedi che ci vengono in aiuto quando i disturbi del sonno sono causati da stress e iperattività. Questo tipo di insonnia insorge di solito dopo un periodo di superlavoro e affaticamento in cui abbiamo forzato il nostro organismo a un sovraccarico di impegni, doveri o responsabilità: generalmente transitoria, è però la spia di uno sforzo prolungato ed eccessivo e di un innaturale accumulo di tensioni, difficili poi da “scaricare” al momento di andare a dormire.

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                      Impatiens

Tra i fiori di Bach, Impatiens è il rimedio indicato per le persone frenetiche e agitate, che vivono le loro giornate a ritmi troppo intensi e veloci e considerano inconsciamente il riposo come un inutile “spreco” di tempo, mentre Vervain è utile per favorire il rilassamento in caso di un eccessivo dispendio energetico causato dall’accumulo di tensione, entusiasmo, eccitazione, iperattività e agitazione, che al momento di coricarsi impediscono di “lasciarsi andare” al sonno. Anche l’estrema stanchezza fisica dopo giornate sovraccariche di lavoro può provocare disagi e notti non riposanti o risvegli precoci; Elm (sensazione di non farcela più), Olive (grande spossatezza) oppure Hornbeam (stress, per esempio dopo lunghe ore trascorse davanti al computer) sono allora di grande supporto per aiutare l’organismo a “scivolare” più facilmente nel sonno e reintegrare le energie.

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                 Black-eyed Susan

Nel repertorio dei fiori australiani, una straordinaria azione rilassante e anti-stress è svolta da Black-eyed Susan, rimedio “principe” dell’insonnia da iperattività, che aiuta a rallentare i ritmi troppo accelerati, riduce impazienza e irritabilità e facilita il recupero di calma e serenità mentale.

.Difficoltà a dormire, risvegli frequenti e sogni cupi e penosi accompagnano molto spesso gli stati depressivi, di cui costituiscono uno dei sintomi più frequenti. Tra i rimedi floreali, l’australiano Waratah è senza dubbio il più potente, intenso, veloce ed efficace sostegno nei momenti di tristezza, disperazione, prostrazione e abbattimento provocati da qualunque evento doloroso della vita; questo fiore, pur non essendo specifico per l’insonnia, porta un sensibile sollievo allo sconforto, con conseguenti ricadute positive pure sulla qualità del sonno.

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              Saint John’s Wort

In caso di stati depressivi stagionali l’essenza californiana di Saint John’s Wort si dimostra efficace per il trattamento dei tipici sintomi da metereopatie, come tristezza, malinconia, umore cupo e depresso, ansietà, sonno leggerissimo, agitato o disturbato da brutti sogni o incubi.

Vi sono poi problemi di insonnia legati a momenti di cambiamento e di difficoltà di adattamento psicofisico a situazioni nuove (come traslochi, cambi di lavoro, di scuola, di città o di luogo di residenza, viaggi, trasferimenti) e che rispondono positivamente allo stimolo energetico di Walnut (fiori di Bach) o Bottlebrush (fiori australiani). Per combattere la tipica insonnia da jet-leg, generalmente accompagnata da sensazioni di malessere generale, stanchezza e senso di sfasamento e stordimento, è consigliabile ricorrere alla miscela di fiori australiani Travel, specifica per “sincronizzare” i nostri bioritmi al nuovo fuso orario e facilitare il sonno.

Per il trattamento di tutti i tipi di insonnia è infine da ricordare l’utilità della miscela Flora Sleep, una composizione di fiori californiani indicata per sciogliere la tensione emotiva somatizzata sullo stomaco e sul plesso solare, allentare l’ossessività mentale e permettere un generale stato di rilassamento.

 

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